La rivelazione da brividi su Alex Zanardi sconvolge i fans e inevitabilmente genera tanta emozione per la resilienza del grande campione: cos’ha detto il medico
Alex Zanardi ha scritto la storia dello sport italiano diventando un simbolo di lotta, resilienza e determinazione. Ha raggiunto risultati straordinari, portando a casa tanti successi che lo hanno reso una delle personalità importanti del mondo dello sport. Nel 2001 ha avuto un incidente che gli è costato l’amputazione delle gambe. Tuttavia, non si è mai dato per vinto e ha continuato la sua carriera sportiva, anche se in altre vesti.
Le vittorie alle Paralimpiadi e ai Mondiali su strada nel paraciclismo, infatti, lo hanno reso un’icona. Anche se i tifosi sono in ansia per le sue condizioni, che non sono del tutto chiare dopo l’ultimo incidente. E’ dal dicembre 2021 che Zanardi si trova nella sua abitazione, ovviamente è circondato dall’affetto dei suoi familiari e seguito dai migliori specialisti in circolazione.
A parlare di Alex Zanardi è stato Claudio Costa, dottore della MotoGP che fondò la Clinica Mobile, ai microfoni del Corriere della Sera: “Alex Zanardi sta correndo la gara più bella e importante della sua vita. Solo un corpo forte come il suo può resistere in queste condizioni. Ci siamo conosciuti quando correva con la Lotus, venne da me per curare delle fratture al piede: ‘Se sono qui non è per sapere cos’ho, ma perché domenica devo correre a Hockenheim’. Presi la valigia e partii con lui”.
Alex Zanardi e le parole del medico Claudio Costa sul 2001 e non solo
Il dottor Costa prosegue dicendo: “L’incidente del 2001? Mi precipitai in macchina e arrivai a Berlino dopo la telefonata della moglie. Lui era in terapia intensiva, andò al pronto soccorso con meno di un litro di sangue in corpo. Iniziai a parlargli quando ero seduto vicino al letto, sapevo che avrebbe sentito la mia voce. Intubato, iniziò a muovere la mano e a scrivere nell’aria”.
Una rivelazione da brividi, quella del dottore: “Ci sorprese, tutto il personale si fermò ad osservarlo. Una settimana prima della corsa mi aveva scritto una lettera in cui diceva che avrebbe vinto, dimostrando di essere tornato ai fasti di un tempo, con quel gesto si riferiva a quello. Dissi alla moglie che si sarebbe svegliato e avrebbe corso di nuovo in F1, ma non avrei mai pensato che avrebbe vinto tutte quelle medaglie olimpiche”.
